Ne parliamo con l’operatrice “Area minori stranieri” (MSNA), Nunzia Cipolla che illustra alcuni dei progetti realizzati dalla cooperativa Dedalus e dal centro interculturale Nanà per accompagnare i ragazzi,minori e neomaggiorenni,all’autonomia.
La funzione del tirocinio rappresenta un anello fondamentale di un lungo percorso verso l’avviamento professionale e quindi del progetto di autonomia. Alcuni minori ed i neomaggiorenni della cooperativa sociale Dedalus che risultano in possesso dei requisiti necessari sono quotidianamente impegnati in attività di formazione lavorativa presso strutture di ricezione turistica ed aziende private di vario genere, per imparare o consolidare conoscenze professionali nuove o già acquisite nei propri paesi di provenienza. Cuochi, pizzaioli, camerieri, interpreti, giardinieri, mediatori, operai ed artigiani. La realizzazione del sogno di una vita autonoma e ben integrata sul territorio parte proprio da qui. Ma troppo spesso non si realizza con il compimento del diciottesimo anno di età e quindi, c’è bisogno di un accompagnamento più lungo che possa condurre i ragazzi, non più minori, ad essere indipendenti. Nunzia Cipolla è l’operatrice amministrativa dell’area minori non accompagnati che opera principalmente nel centro interculturale Nanà e che si occupa proprio delle pratiche amministrative legate all’attuazione del tirocinio. “Il cammino verso l’autonomia non è uguale per tutti – spiega l’operatrice – alcuni riescono a realizzare il progetto di una casa e di un lavoro entro il diciottesimo anno di età e quindi lasciare le comunità per intraprendere la nuova vita. Altri hanno bisogno di più tempo per questo motivo non possiamo abbandonare il percorso formativo a causa di impedimenti anagrafici ma protrarlo fino al raggiungimento dell’obiettivo: l’autonomia.” Questa riflessione non appartiene solo a noi ma anche ad enti pubblici e privati infatti in questo periodo sono attivi due progetti fondamentali Il progetto PAG (progetto autonomia guidata), promosso dal Comune di Napoli e finanziato dalla Comunità Europea ed il progetto “Ragazzi Sospesi” finanziato attraverso il “Bando Never Alone”.
Il Progetto Pag vede come capofila il consorzio “Gesco” e come enti attuatori la cooperativa “Dedalus” e la cooperativa”Era” il progetto vuole sostenere i neomaggiorenni sia italiani che stranieri a concludere positivamente il loro percorso di autonomia, offrendo continuità all’accoglienza o la possibilità di vivere autonomamente, inoltre offre percorsi di formazione e tirocinio lavorativo. Il progetto “Ragazzi sospesi”, prevede programmi personalizzati di socializzazione, orientamento al lavoro, corsi di lingua italiana, borse lavoro e di cittadinanza ed accoglienza. “E’ dunque un lavoro stimolante ed in continua evoluzione – afferma Nunzia Cipolla e conclude dicendo “il momento in cui mi sento realizzata è proprio quando assisto alla conclusione del progetto di autonomia dei ragazzi, quando vedo realizzarsi il piano di una vita serena, regolarizzata, indipendente ed integrata nel nuovo Paese”.
Claudia Cannavacciuolo