Il Centro Interculturale Nanà compie 20 anni!

Il Centro Interculturale Nanà compie 20 anni!

In occasione della Giornata Internazionale dei Migranti, sancita dall’Assemblea Generale dell’ONU il 18 dicembre 1990, Dedalus ha deciso di festeggiare i 20 anni di Nanà. Per alcuni membri storici della cooperativa, il 19 dicembre 2004 sembra ancora ieri, eppure da quel fatidico giorno sono passati ben due decenni. Un giorno che ha permesso a molti giovani di avere un’occasione per costruirsi una vita, partendo da un rifugio in cui farsi accogliere dalle comunità per poi permettere loro di spiccare il volo e integrarsi nella società di un paese diverso dal loro. Una missione che Dedalus ha deciso di intraprendere aprendo il Centro Nanà. un luogo in cui imparare, studiare e allo stesso tempo divertirsi.

Il lavoro svolto a Nanà ha sempre avuto come obiettivo l’accoglienza, la tutela e la promozione dei diritti dei minori stranieri non accompagnati, ma anche dei neomaggiorenni migranti. Nanà si è contraddistinta per la sua ammirevole abilità di stringere legami, dare supporto alle persone ed intessere buone pratiche con i servizi del territorio. Questo lavoro svolto alla perfezione, con la missione di aiutare i bisognosi, ha permesso a Nanà di caratterizzarsi come uno spazio aperto e di prossimità che può raggiungere anche i ragazzi più vulnerabili. Ma Nanà è anche un luogo innovativo, originale e che bada molto ai bisogni dei ragazzi.

La festa si è tenuta proprio il 19 dicembre 2024, giorno in cui il centro interculturale ha raggiunto la soglia dei 20 anni. Nanà è partito in piccolo, costruendo le prime mura e abbellendo la struttura con tutta l’attrezzatura necessaria per soddisfare i bisogni dei giovani minorenni non accompagnati e neomaggiorenni, per poi arrivare a quello che è oggi. I partecipanti sono stati in tanti e tutti si sono uniti con un buffet, con dei piatti preparati da Zazzu – Gusto Sano Napoletano, piatti gustosi e sani. Non sono mancate ovviamente le bevande, anche quelle sane, con dei succhi di frutta biologici e dei deliziosi dolcetti. Ovviamente il tutto accompagnato da della sana musica, mentre i membri storici di Dedalus hanno parlato della nascita di Nanà e della sua storia.

Ciò su cui il centro Nanà si basa è aiutare le persone in difficoltà, un modo per rendere il mondo un posto migliore. Molti ragazzi che Nanà ha aiutato a crescere, ad imparare e a integrarsi nella società oggi sono riusciti a realizzare qualcosa di grande. Molti di loro ora fanno un lavoro nobile che aiuta gli italiani a soddisfare le loro necessità. Questo perché Nanà ha deciso di accoglierli e di prendersene cura per costruire, fortificare e soprattutto permettere ai giovani di vivere insieme in una società.

La giornata dei 20 anni di Nanà ha avuto la partecipazione di grandi attori del settore. La giornata si è aperta con la registrazione dei partecipanti e l’apertura dei lavori e la presentazione della giornata, iniziata con Elena de Filippo, presidente della Cooperativa Sociale Dedalus e con Glauco Iermano, il responsabile dell’area Msna della Cooperativa Sociale Dedalus. La giornata è poi proseguita con il primo Panel: Accogliere – Accompagnare, che ha avuto anche la partecipazione di uno studente di Dedalus, Mustapha Camara, che ha collaborato insieme a Hawa Mohamed Ali, mediatrice culturale del Centro Nanà e di Dedalus, Paola Loffredo, la responsabile G.A Vavisol di Dedalus, la coordinatrice dei Percorsi Autonomia Guidata Nunzia Cipolla, il responsabile dell’accoglienza MSNA del Salesiani a Don Bosco, Giovanni Vanni e infine Sabrina Riso, del Servizio minori Infanzia Adolescenza, tutto coordinato da Ilaria Guerra del Centro Nanà.

Siamo poi arrivati al secondo Panel: Conoscere – Includere, coordinato da Gennaro Curallo, che parla di Nanà come un’opportunità di apprendimento, di crescita e di emancipazione. I protagonisti sono stati Abou Bakayoko, studente e tirocinante, Mariangela Acampora, operatrice sociale del Centro Nanà di Dedalus, Michele Nunziata, il direttore del CPIA di Napoli, Giuliano Capasso, altro operatore di Dedalus, Alessandra Barzaghi della Fondazione ISMU ETS e l’imprenditore Stefano Scala. Di seguito c’è stato il terzo Panel coordinato da Natalia Nives Mordente: Comunità (educante) – Sicurezza, con la partecipazione dello studente e operatore interculturale Omar Marong, il responsabile G.A Aliante di Dedalus Edlir Sina, il mediatore culturale del centro Nanà Dilal Hossen, la soprintendente e governatrice Pio Monte Misericordia Fabrizia Paternò dei Duchi di San Nicola, il presidente della Fondazione San Gennaro Pasquale Calemme e la presidente del Civico Zero Onlus Laura Cucinelli.

Infine si è parlato di progetti, collaborazioni, scenari, territori e luoghi, insieme ad Andrea Morniroli della cooperativa sociale Dedalus del progetto La Bella Piazza/RISVEGLIARE LA COMUNITÀ e a Gianluca Pisano e Dora Artiaco, del Servizio Minori Infanzia Adolescenza del Comune di Napoli, che hanno lavorato al progetto PAG Neomaggiorenni/UN SOSTEGNO VERO. La serata si conclusa parlando di confronto, prospettive e proposte e gli attori protagonisti sono stati Claudia De Luca, della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, Luca Trapanese, l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, la project manager dell’iniziativa Never Alone Viviana Valastro, la presidente Equality di Padova Barbara Maculan, il professore di Dirito costituzionale dell’Università Federico II di Napoli e Presidente dell’associazione Mani Tese Renato Briganti, Virginia Costa della direzione del Servizio centrale SAI e Stefania Congia della direzione generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il tutto coordinato da Glauco Iermano. La giornata si è conclusa con buffet organizzato da Zazzu – Gusto Sano Napoletano e con musica e socializzazione con i ragazzi di Nanà.

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