Mi chiamo Sathio Camara, ho quasi 19 anni e sono Senegalese…precisamente di  Casamance. Sono qui in Italia perchè nel mio Paese c’è un conflitto, per questo ho dovuto lasciarlo per venire in Italia. Del mio viaggio ricordo che sono partito dal Senegal, attraversando il Mali e poi la Libia e il suo deserto, dalla Libia poi attraverso il mare sono arrivato in Italia. Il viaggio è stato molto duro e pericoloso…è durato 6 giorni, eravamo tantissime persone sulla barca che ci ha portato qui. Sono arrivato in Italia da solo tra le fine del 2014 e l’inizio del 2015, in Calabria (a Crotone) dove sono rimasto per circa 3 mesi e poi sono stato trasferito a Napoli. Qui ho conosciuto il Centro Nanà e da qualche mese ho cominciato qui un tirocinio. Questo tirocinio è un’esperienza che mi sta servendo molto e credo che mi servirà anche per il futuro.  Adesso ancora non so cosa voglio fare da grande…mi piacerebbe diventare un mediatore culturale perchè mi piacerebbe riuscire ad aiutare i migranti ad accedere e conoscere i servizi del nuovo Paese in cui si trovano.

Ciao tutti sono Sylla, vostro fratello e vostro amico

Sono arrivato in Italia dal Senegal nel 2014. Il primo posto in cui sono arrivato è stata la Sicilia nel mese di agosto. Sono stato in Sicilia solo 4 giorni ma non ricordo di preciso quando sono sbarcato. Il viaggio è stato molto lungo e molto difficile perché siamo stati senza cibo e c’era poca acqua per tante persone. La cosa più difficile è stata soprattutto attraversare il deserto e il mare. Durante il viaggio, ricordo che la barca si è rotta e 24 persone sono morte. Di quando sono stato in Libia, ricordo invece che lì si vive malissimo. Grazie a Dio io oggi sono qui, sono vivo e sto raccontando questa storia.

Grazie a tutti.