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Il Centro Nanà della Dedalus e il Salesiani Don Bosco: un obiettivo comune

Il Centro Nanà della Dedalus e il Salesiani Don Bosco: un obiettivo comune

Dedalus non ha solo l’obiettivo di insegnare l’educazione ai giovani minori migranti non accompagnati, anzi, la missione principale è quella di includere i ragazzi e farli sentire parte di una società, per non lasciarli da soli e isolati dal resto della popolazione. Per questo le lezioni d’italiano, così come altri insegnamenti importanti su altre materie, ma soprattutto sul rispetto delle regole, non bastano. Per questo motivo abbiamo creato il progetto InStreet, per connetterci a loro e insegnargli la creatività dell’organizzazione, ma il focus maggiore è sulla loro inclusività, diffondendo tra di loro la cultura dello sport e promuovendo l’integrazione tra il popolo italiano e i migranti.

Tra le altre cose, oltre ai tornei di basket e di ping pong che si sono tenuti rispettivamente a Piazza Garibaldi e al Centro Nanà, il centro interculturale non poteva non organizzare anche degli appuntamenti settimanali per una sana e amichevole partita di calcio. L’appuntamento si tiene ogni martedì mattina, giorno in cui gli operatori sociali accompagnano i ragazzi del Centro Nanà al Salesiani di Don Bosco.

Gli operatori di Nanà si sono impegnati affinché si potesse tenere un appuntamento a settimana per tenere i giovani studenti impegnati anche al di fuori delle attività scolastiche. Il motivo però non è solo ed esclusivamente per permettere loro di divertirsi e svagare, ma principalmente per farli sentire a casa. Come ben sappiamo, infatti, lo sport è una delle attività più importanti delle nostre vite e il calcio è un punto focale della cultura sportiva mondiale. Un altro ottimo metodo per diffondere la cultura nostrana ai ragazzi minorenni e neomaggiorenni e permettere loro di abbracciarla e renderla propria.

Ma non solo, il calcio è uno sport che gli permette di far parte di una squadra e di creare nuovi legami, anche con i dipendenti del centro per giovani, il Salesiani di Don Bosco, con cui si collabora da anni mediante l’utilizzo del campo da calcio in cui i nostri ragazzi possono giocare e collaborare in squadra, ovviamente rispettando sempre le regole del centro e del gioco stesso.

Il centro Salesiani ha degli obiettivi che si sposano perfettamente con quelli del Centro Nanà, aiutare le persone, specialmente le più fragili, ad integrarsi e imparare l’educazione attraverso lo sport. Don Bosco è una delle 2.000 istituzioni del Salesiani su 15.000, presenti in 132 paesi del pianeta, ad essere attivo nel campo giovanile. In questo centro sono presenti tantissimi giovani guidati da un tutor o un insegnante che da loro la possibilità di svagarsi, imparare e abbracciare la cultura sportiva.

Tutto in un centro di una Congregazione Cattolica di persone che hanno deciso di dedicare la loro vita a Dio attraverso il servizio ai giovani, in particolare ai poveri e ai disagiati. Coloro che ne fanno parte infatti sono entrati in questa forma di vita lavorando con i voti religiosi, vivendo in comunità, educando ed evangelizzando i giovani secondo l’esempio di San Giovanni Don Bosco, un Santo del diciannovesimo secolo.

Tuttavia non è solo la storia del Salesiani di Don Bosco a essere interessante, ma anche tutte le opportunità che il centro per giovani offre. Tra quelle già citate di permettere ai giovani di integrarsi e sentirsi parte di una società e di seguire la spiritualità del santo San Giovanni Don Bosco, c’è anche quella di mettersi in mostra agli occhi degli esperti sportiv. Il calcio soprattutto, infatti, è uno sport che, specialmente nel nostro paese, permette ai giovani di crearsi una carriera da calciatore e di stravolgere la propria vita con tutte le opportunità lavorative che questo sport offre. Il calcio è molto comune anche nei paesi da cui i ragazzi provengono, ma in Italia possono unire l’utile al dilettevole e farsi strada in questo mondo, raggiungendo vette molto alte ed entrando nella storia del calcio.

Molti nomi famosi sono partiti dal niente, giocando in campi sportivi di associazioni, comunità o scuole religiose, come nel caso del Salesiani. Un modo per gli studenti appassionati di mettersi alla prova e affrontare delle sfide, con dei personaggi che danno loro la possibilità di continuare ad allenarsi e diventare ancora migliori, sia come giocatori che come persone, entrando a far parte di squadre di calcio di varie leghe e così lavorare facendo ciò che più gli piace. Un modo per cambiare totalmente la loro vita ma ricordando sempre da dove sono venuti, questo grazie alla collaborazione tra il Centro Nanà e il Salesiani di Don Bosco.

Ivan Telese