Category Archives: Senza categoria

Formazione e mediazione: i professionisti della Dedalus esportano il proprio modello in Germania.

Formazione e mediazione: i professionisti della Dedalus esportano il proprio modello in Germania.

Tre giorni di formazione didattica e sul campo. Una delegazione della “Bayerischerjugendringen” partecipa alle lezioni frontali ed all’affiancamento nelle attività pratiche dei mediatori ed operatori del centro Nanà.

Mediazione non è semplicemente un lavoro ma una vocazione, uno stile di vita che coinvolge operatori del settore a 360 gradi. Non è semplicemente attività amministrativa e burocratica ma studio, ascolto, coinvolgimento, anima e partecipazione. Il modello che caratterizza la cooperativa Dedalus ed in particolare il centro Nanà impegnato da oltre 30 anni nell’accoglienza dei minori soli non accompagnati, diventa un punto di riferimento per altre realtà europee che operano nello stesso campo. Con questi presupposti un gruppo di operatori della “ Bayerischerjugendringen” ha partecipato con grande entusiasmo al “job-shadowing” promosso dal coordinatore “Msna” Glauco Iermano che dice “ abbiamo voluto creare un’opportunità per permettere ad altre realtà internazionali che operano nel nostro stesso campo di assistere al modus operandi dei nostri professionisti proprio al fine di completare una formazione puramente didattica frontale con la pratica espletata nel nostro lavoro quotidiano”.  Tre giorni di formazione sul campo, affiancamento nelle attività di routine dei professionisti e lezioni frontali. Un sistema, dunque, volto a far comprendere attraverso la partecipazione-ombra degli operatori esterni, come si muove la macchina della mediazione, dell’accoglienza, della socializzazione e del settore amministrativo nella grande famiglia Dedalus. Al centro del progetto lo studio della mediazione come processo personalizzato ed individuale. “Una nostra prerogativa che caratterizza la mediazione in Dedalus è questa: tutti i nostri mediatori sono professionisti con un’esperienza diretta e personale alle spalle – spiega Laassad Azzabi coordinatore del centro Nana’ – sono migranti che hanno vissuto in prima persona le difficoltà dell’integrazione dal punto di vista sociale e burocratico. Crediamo, dunque, che persone che abbiano vissuto questa esperienza possano essere un supporto valido e necessario al fine di comprendere, assistere ed accompagnare i giovani migranti dell’organizzazione e nell’inizio di una nuova vita nel Paese ospitante”.

La formazione ha interessato, così, gli operatori del centro interculturale Nanà che hanno accolto la delegazione della “Bayerischerjugendringe”, realtà nata nel secondo dopoguerra al fine di scongiurare l’emergere di ideologie razziste e discriminanti ed impegnata tutt’ora in politiche giovanili. Le attività di routine sono state così suddivise: Dilal Hossen, mediatore proveniente dal Bangladesh ha tenuto una mediazione culturale in una scuola accompagnato dall’operatrice Stefania Schmid, Edlir Sina operatore sociale ed Amadou Janha  peer operator hanno sbrigato pratiche in questura riguardo permessi di soggiorno accompagnati da Osama Albernawi della (Bjr). Mariola Grodzka coordinatrice della area mediazione in Dedalus ha tenuto un laboratorio culturale scolastico con Maria Prahl e Basel Asideh. Suleyman Lowe, peer operator ha accompagnato Dwadari Mohamed nella visita delle strutture residenziali della cooperativa Dedalus e Margherita Torello insegnante di italiano per stranieri ha tenuto una lezione di italiano attraverso il teatro con esperti esterni dimostrando come la lingua italiana può essere appresa in un modo alternativo. Margherita Torello è stata affiancata dagli operatori tedeschi Andy Biberger e Nour Roston.

Claudia Cannavacciuolo

Italia, Germania e Grecia: il triangolo della mediazione che apre nuovi orizzonti

Italia, Germania e Grecia: il triangolo della mediazione che apre nuovi orizzonti

La cooperativa sociale Dedalus protagonista del primo appuntamento del progetto trilaterale europeo  che coinvolge gli esperti ed i professionisti nel campo della mediazione e dell’intercultura.

Prima tappa Berlino. Glauco Iermano e Lassaad Azzabi, coordinatori del centro interculturale Nanà, accompagnati dell’operatrice Zoe Giordano hanno partecipato al primo incontro di studio, pianificazione e programmazione di azioni comuni e di confronto di esperienze in materia di accoglienza dei minori soli non accompagnati. L’esperienza tedesca ha contribuito dunque, a consolidare il dialogo transnazionale e la conoscenza del fenomeno che coinvolge i tre Paesi europei in maniera differente e  con una diversa metodologia di azione. “Cross-country exchanges for developing common practices” è un progetto sostenuto dal programma Epim di Never Alone che ha reso possibile la sinergia tra la nostra cooperativa Dedalus,  la tedesca Deutsche Kinder – Jungestiftung e la greca Faros – asserisce Glauco Iermano – attraverso questa prima tappa abbiamo appreso le differenti metodologie di approccio alla questione dell’inclusione dei minori soli. Infatti mentre in Germania sono più impegnati nelle politiche di accoglienza e nella relazione con gli enti pubblici, noi a Napoli siamo decisamente più impegnati negli interventi individuali personalizzati. Sostanziale ancora la differenza con il working system greco specializzato proprio della primissima accoglienza dei migranti . Il nostro obiettivo – continua Iermano – è dunque quello di creare una rete transnazionale di confronto e progettazione nel nostro campo di lavoro che possa ampliarsi sempre di più a livello europeo ed internazionale”. Diverse esperienze a confronto caratterizzano dunque il triangolo dell’accoglienza creato tra Atene, Berlino e Napoli che crea i presupposti per un modello europeo di condivisione, studio e progettazione. “La Germania rappresenta uno dei Paesi che maggiormente attrae i flussi di migranti diretti verso l’Europa continentale a causa del suo modello di Walfare – spiega Lassaad Azzabi che continua – in realtà i nostri sistemi di azione differiscono così tanto proprio a causa delle differenti posizioni geografiche ed è per questo che il dialogo diventa determinante al fine di elaborare una strategia comune che possa migliorare i nostri interventi sul territorio.

 

 

La Grecia è un Paese di “sbarco”, l’Italia è possibile definirlo Paese di “passaggio” mentre la Germania molto spesso di “destinazione”. Le tre differenti metodologie professionali messe a confronto, potranno essere così di aiuto alle altre realtà europee che lavorano nel campo della cooperazione, della mediazione e dell’accoglienza”.

 

Claudia Cannavacciuolo

 Grande partecipazione per le attività di “Salvi per un pelo”al centro Nanà .

 Grande partecipazione per le attività di “Salvi per un pelo”al centro Nanà .

I volontari dell’associazione partenopea hanno offerto un taglio di capelli ed una dimostrazione gratuita ai ragazzi interessati alla professione di coiffeur. 

 

Il centro  Nanà si  trasforma in  un grande salone di bellezza. Questa mattina i volontari dell’associazione “Salvi per un pelo”  hanno offerto un taglio di capelli ed una dimostrazione, completamente a titolo gratuito, ai ragazzi del centro Nanà della cooperativa Dedalus. Grande entusiasmo , dunque, per i giovani che hanno affollato la sala studio del centro non solo  per cambiare il proprio look ma anche partecipare in prima persona alle attività. .

“Siamo un gruppo di 15 volontari  – spiega Pasquale Penza presidente dell’associazione  –  ciascuno ha un proprio salone e così ogni lunedì approfittiamo del nostro tempo libero per offrire ai ragazzi ospiti delle comunità o anche ai senza fissa dimora, un taglio di capelli gratuito”.  I giovani hanno partecipato con grande interesse alle attività, alcuni provando ad utilizzare spazzola, phon e piastra ascoltando attentamente le direttive dei parrucchieri professionisti.”Il nostro intento è quello di offrire ai ragazzi un momento di cura della propria persona ma anche quello finalizzato alla conoscenza di un nuovo mestiere – dice Edlir Sina, operatore sociale del centro Nanà – questa giornata dimostrativa potrebbe essere un’opportunità per i nostri ragazzi interessati a questo settore . Ci auguriamo infatti che possa instaurarsi una cooperazione con i volontari dell’associazione “Salvi per un pelo” al fine della realizzazione di un tirocinio formativo per i minori stranieri non accompagnati della Dedalus. La professione di coiffeur attrae ed interessa molto i giovani e questo è stato dimostrato proprio grazie all’entusiasmo ed alle grande partecipazione dei ragazzi alle attività di questa mattina”.

Claudia Cannavacciuolo